da: Osservatorio sulla Repressione
Parte dei detenuti è salita sui tetti dell’istituto e sul camminamento delle mura di cinta salvo scendere spontaneamente.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo radiomobile del reparto operativo, i vigili urbani, la polizia e la guardia di finanza. Vigili del fuoco presenti a supporto. Intorno alle 15.30 la situazione è rientrata, con i reclusi che sono ritornati nelle celle.
Per il sindacato di polizia penitenziaria Uilpa: “Tutto questo è il segno tangibile dello stato di degrado delle carceri, che non può essere affrontato con interventi meramente repressivi, come l’introduzione del reato ‘impossibile’ di rivolta, ma agendo soprattutto sulla prevenzione attraverso l’umanizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori e della detenzione”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. “Con 16mila detenuti oltre i posti disponibili, omicidi,suicidi, violenze di ogni tipo, stupri e molto altro ancora in carcere non c’è un ordine, inteso come ordinato svolgimento delle normali attività nell’alveo dell’ordinamento giuridico dello Stato, a cui potersi rivoltare, da qui l’’impossibilità’ del reato.
Peraltro, dopo l’entrata in vigore del decretosicurezza, oggi approvato in via definitiva dal Senato, i disordini nelle carceri sono persino aumentati. Non vogliamo attribuire a questo un nesso dicausa ed effetto, ma di certo possiamo affermare senza tema di smentita che, almeno sinora, non ha funzionato neppure come effetto deterrente”,
Nota redazione:
La Sindaca Salis si è affrettata a dare la sua solidarietà alle forze dell'ordine e alla polizia municipale. Consigliamo alla neo Sindaca, di non avere fretta nel comunicare, perchè ciò di cui parla, ignora le condizioni disumane in cui versano le carceri italiane e quella di Marassi è davvero messa molto male, ignora che la situazione sia stata innescata da un tentativo di stupro ad un ragazzo di 18 anni, ignora che con il nuovo decreto sicurezza la repressione sulla protesta carceraria renderà il tutto fuori da qualsiasi contesto di democrazia e in totale violazione dei diritti umani. Per la prossima volta sarà meglio che la neo Sindaca, prima di esprimere il suo pensiero, si informi meglio e sopratutto consideri con maggiore attenzione il contesto in cui si svolgono i fatti.

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