di Daniele Lanza da FB
L'Italia nell'estate del 1943 - durante le trattative segrete che avrebbero portato all'armistizio dell'8 settembre - avrebbe dovuto domandare a gran voce il "cessate il fuoco incondizionato" da parte degli alleati angloamericani, con la postilla di sapere in anticipo (prima ancora di aver firmato) quali sarebbero stati i piani bellici di Eisenhower (quest'ultimo dettaglio avvenne davvero ad onore della verità storica).
Sapete come avrebbero risposto gli alleati?
Previa la poco dignitosa risate in coro, si sarebbero armati di pazienza e rimesso ordine nelle idee confuse della delegazione italiana, spiegando con cortesia - ma non troppa - all'inviato di Badoglio (Gen. Castellano) che il VINCITORE a imporre il cessate il fuoco incondizionato e non l'incontrario.
E difatti fu l'Italia a firmare una resa incondizionata invece (...).
Immaginate il GIAPPONE imperiale pretendere il cessate il fuoco incondizionato dagli americani dopo aver ricevuto due testate atomiche sulle proprie città: PRETENDERLO, dico io.
Dissonanza logica, cognitiva, che necessita una cura medica.
Ecco, V. Zelensky - pure ai funerali del pontefice - non ha perso occasione per ribadire di pretendere un cessate il fuoco incondizionato: chi si prende l'onore di spiegargli il concetto basilare che ai casinò a chi perde tutte le fiches non si consente di continuare a giocare senza ?
Che se si aspetterà fino a quel momento le regioni perse non saranno 4 come al momento, ma saranno 7 o 8 ?!

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