Redazionale: da un post FB di Alessandro Volpi
La differenza. Trump, dopo aver minacciato fuoco e fiamme contro la Cina e introdotto dazi fino al 145% sulle merci cinesi, è stato costretto, rapidamente a tornare indietro annunciando di essere pronto a fare un accordo con il comunista Xi Jinping. E' evidente che la crisi del debito federale Usa e la fuga dal dollaro, causato dalla paura di un conflitto con la Cina, insieme al rischio di esplosione immediata dalla bolla finanziaria dei listini Usa guidati dalle Big Tech, che in Cina producono, hanno spaventato il Tycoon e lo hanno indotto alla resa. E' evidente quindi che la furia daziaria di Trump si rivolgerà verso quei paesi europei che si sono affrettati ad omaggiarlo al funerale del pontefice. Si tratta di chiari rapporti di forza. E del peso della sovranità reale. Intanto Ursula von der Leyen non passa un momento senza gridare alla necessità urgente del riarmo, accusando di filoputinismo tutti quei paesi che non si indebitano per armarsi. Il modello mi pare chiaro: più debito per le armi, interessi sul debito più pesanti, riduzione della spesa pubblica per altri settori e grande spinta ai titoli delle società che si occupano di difesa. Così la Commissione europea pensa di attrarre in Europa i grandi fondi affidandogli la privatizzazione dei servizi essenziali, a partire da pensioni e sanità, e fornendogli i titoli verso cui dirottare i propria attivi. In altre parole, la Cina impone agli Stati Uniti un primato produttivo vero e l'Europa prova a contrapporsi a Trump genuflettendosi alle Big Three e smontando ogni traccia di uguaglianza sociale, sacrificata alla finanziarizzazione. Mi sembra evidente dove possa orientarsi il consenso di larga parte della popolazione del pianeta.

Sostienici con una semplice iscrizione annuale a 15€. Clicca su questo link e procedi ad iscriverti, Grazie: https://www.paypal.com/ncp/payment/PMJB8NE3334JS