di Marco Nesci
Titoli cubitali, breaking news, dibattiti infuocati: il mantra incessante dei media mainstream e della politica sembra ruotare attorno a un unico, ossessivo fulcro: i “mercati”. Piazza Affari, Wall Street, spread, speculazioni finanziarie. Un universo di cifre vertiginose, grafici incomprensibili ai più e un linguaggio esoterico che ammalia i pochi e aliena i molti. Ma quanti sono, realmente, gli individui nel mondo che vivono e respirano al ritmo delle oscillazioni borsistiche?
Proviamo a spostare lo sguardo, per un attimo, dalle scintillanti sale operative ai quartieri operai, alle case dei disoccupati, alle mense dei poveri. Immaginiamo chi fatica ad arrivare a fine mese con uno stipendio da fame, chi conta ogni centesimo per pagare le bollette, chi rinuncia a curarsi per mancanza di mezzi. Crediamo davvero che queste persone siano col fiato sospeso per le manovre di Borsa? Forse la loro preoccupazione primaria è un’altra “borsa”: quella della spesa, sempre più leggera, sempre più difficile da riempire con dignità.
Eppure, accendendo la televisione, sfogliando un giornale, ascoltando la radio, il leitmotiv è sempre lo stesso. In queste ore, si dice, i dazi di Trump hanno “bruciato” migliaia di miliardi. Ma di chi, esattamente? Onestamente, chi non banchetta con ostriche e champagne, chi si accontenta di un piatto di pasta e patate, se ne fotte dei miliardi volatilizzati a Wall Street. La verità è che per la stragrande maggioranza della popolazione, quei numeri restano un’astrazione lontana, un gioco per pochi privilegiati che nulla ha a che fare con la lotta quotidiana per la sopravvivenza. Ci avete “rotto” voi e le vostre speculazioni borsistiche.
Finché continueremo ad assistere inerti al balletto di queste associazioni a delinquere, senza alzare la voce, senza ribellarci a questo sistema che privilegia la finanza speculativa a discapito del benessere collettivo e dello stato sociale, sarà sempre più arduo mettere insieme il pranzo con la cena. È ora di aprire gli occhi, di smettere di credere al vangelo della Borsa e di concentrarci sulla borsa della spesa, quella che ci riguarda tutti da vicino. È ora di ribellarsi, prima che nella pentola resti solo aria fritta. Socialismo o barbarie.

Sostienici con una semplice iscrizione annuale a 15€. Clicca su questo link e procedi ad iscriverti, Grazie: https://www.paypal.com/ncp/payment/PMJB8NE3334JS