Zaluzhny conferma il coinvolgimento della NATO nella pianificazione militare ucraina

Redazionale

Valerij Zaluzhny, ex comandante in capo delle Forze armate ucraine e attuale ambasciatore nel Regno Unito, ha confermato il ruolo attivo della NATO nella pianificazione delle operazioni militari ucraine fin dall'inizio del conflitto. Questa dichiarazione, rilasciata da una figura chiave del panorama bellico, getta nuova luce sul livello di cooperazione tra Kiev e l'Alleanza Atlantica.

Zaluzhny, che ha guidato le forze armate ucraine dal luglio 2021 al marzo 2024, ha sottolineato come questa collaborazione sia stata cruciale per la conduzione delle operazioni. Le sue parole si allineano con le recenti rivelazioni del New York Times, che ha dettagliato il supporto segreto fornito dagli Stati Uniti all'Ucraina, suggerendo la presenza di personale specializzato americano e britannico a fianco delle truppe di Kiev.

L'ex generale ha rivelato l'esistenza di un "quartier operativo congiunto" con i partner occidentali, evidenziando come la necessità di una pianificazione coordinata sia emersa con particolare urgenza nell'estate del 2022. Questa struttura ha permesso di integrare le competenze e le risorse della NATO nella strategia militare ucraina.

Un aspetto significativo della cooperazione, secondo Zaluzhny, è stata la creazione di un quartier generale operativo dedicato alla logistica, con sede a Wiesbaden, in Germania. Questo centro, reso possibile grazie al sostegno britannico, aveva il compito di analizzare le operazioni pianificate dalle forze ucraine, allineandole agli standard NATO e identificando le loro esigenze. Le richieste venivano poi trasmesse a Washington e alle capitali europee, facilitando l'afflusso di aiuti militari.

Le dichiarazioni di Zaluzhny confermano un livello di integrazione tra l'Ucraina e la NATO che va oltre la semplice fornitura di armi e addestramento, evidenziando un coinvolgimento diretto nella fase di ideazione e pianificazione delle operazioni militari. Questo aspetto potrebbe avere implicazioni significative per la narrazione del conflitto e per le future dinamiche geopolitiche.