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Massimo Giannini, un giornalismo antirusso che distorce la storia.

2025-04-09 05:00

Redazionale

politica interna, politica internazionale,

Massimo Giannini, un giornalismo antirusso che distorce la storia.

La sua russofobia appare un tratto distintivo, un filtro ideologico che deforma la sua percezione della realtà e lo spinge a confezionare narrazioni false

Redazionale:

 

Ancora una volta, assistiamo alle distorsioni della realtà propinate da Massimo Giannini. Durante una recente trasmissione condotta da Lilli Gruber, l'ex direttore de "La Stampa" si è prodotto in un'affermazione che, se non fosse per la sua reiterata malafede, risulterebbe quasi comica: la guerra, i russi,  in Ucraina,  non l'avrebbero iniziata nel febbraio  2022, bensì nel lontano 2014. 

Questa affermazione, non ci sorprende,  infatti ricordiamo il suo operato quando era alla guida del quotidiano torinese. Dopo l'invasione Russa del 24 febbraio 2022,  in un momento di altissima tensione nel Donbass, "La Stampa" pubblicò in prima pagina una raccapricciante immagine di un mercato di Donetsk devastato da un bombardamento, con i corpi straziati di civili inermi. La responsabilità di quell'orrore fu immediatamente addossata ai russi, in un vergognoso tentativo di manipolazione dell'opinione pubblica. Solo in seguito, emerse chiaramente che quel bombardamento era opera dei militari ucraini del famigerato battaglione Azov, un gruppo dalle chiare connotazioni naziste. Nonostante l'evidenza, Giannini non presentò le scuse per quella colossale falsificazione.

La sua russofobia appare come un tratto distintivo, un filtro ideologico che deforma la sua percezione della realtà e lo spinge a confezionare narrazioni distorte e menzognere. La sua ossessione anti-russa lo porta a ignorare o minimizzare fatti storici cruciali, come il colpo di stato del 2014 in Ucraina. Un golpe orchestrato e diretto dall'amministrazione Obama, con il segretario di stato Victoria Nuland in prima linea a piazza Maidan, a dettare le condizioni per la formazione di un governo fantoccio. Un governo che avrebbe poi epurato il Presidente legittimamente eletto Viktor Janukovyč, colpevole agli occhi di Washington di essere troppo vicino a Mosca.

Non furono certo i russi a rovesciare il governo ucraino nel 2014. Eppure, Giannini, fedele alla sua tradizione di propagatore di fake news, continua a dipingere un quadro completamente falsato della situazione. La sua affermazione sulla "guerra iniziata nel 2014" dai russi non è altro che l'ennesima tessera di un mosaico di disinformazione volto a demonizzare la Russia e a nascondere le reali responsabilità di quanto accaduto e sta accadendo in Ucraina. Un giornalismo di parte, ideologico e pericolosamente lontano dalla verità.

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