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L'Ue lancia l'allarme: strategia di preparazione tra minacce geopolitiche e scorte di emergenza, quando la fol

2025-03-27 04:01

Redazionale

politica interna, politica internazionale,

L'Ue lancia l'allarme: strategia di preparazione tra minacce geopolitiche e scorte di emergenza, quando la follia governa.

e noi li paghiamo profumatamente per farli giocare a risiko e parlare del sesso degli angeli.

Redazionale:

Questi parlano, agiscono e decidono su cose immaginarie, dall'inavsione russa in Europa, alle forze di interposizione in Ucraina, parlano e affrontano qualsiasi cosa inutile, ma mai che si chiedano quali sono i reali problemi del popolo e cosa fare per risolverli … e noi li paghiamo profumatamente per farli giocare a risiko e parlare del sesso degli angeli.

 

sintesi dei “giochi” della commissione europea:

La Commissione Europea e l'Alta rappresentante Kaja Kallas hanno presentato una nuova "Strategia Ue per la preparazione", un piano volto a rafforzare la capacità dell'Europa di fronteggiare una serie di minacce emergenti. La strategia mira a prevenire e rispondere a tensioni geopolitiche, conflitti, minacce ibride e informatiche, manipolazione informativa, cambiamenti climatici e catastrofi naturali.

Tra le misure proposte, spicca l'invito ai cittadini a costituire "scorte essenziali per un minimo di 72 ore" in caso di emergenza, un suggerimento che ha destato non poche reazioni. Bruxelles propone inoltre la creazione di un hub di crisi europeo per migliorare il coordinamento tra le strutture di gestione delle emergenze già esistenti.

Secondo un funzionario europeo, questa iniziativa è una risposta all'aumento delle minacce alla sicurezza, un fenomeno correlato, ma non limitato, alla guerra in Ucraina. La strategia si articola in 30 azioni chiave e si basa sul rapporto dell'ex presidente finlandese Sauli Niinistö, con l'obiettivo di integrare una "cultura della preparazione fin dalla progettazione" in tutte le politiche dell'Ue.

Il piano prevede di proteggere le funzioni sociali essenziali, stabilendo criteri minimi di preparazione per settori come sanità, istruzione, trasporti e telecomunicazioni. Si punta anche a incrementare le scorte di materiali critici, a migliorare l'adattamento ai cambiamenti climatici e a garantire la disponibilità di risorse naturali fondamentali come l'acqua. Un focus particolare è posto sulla preparazione della popolazione, incoraggiando l'adozione di misure pratiche come la costituzione di scorte di emergenza.

La strategia include il rafforzamento della cooperazione civile-militare, con esercitazioni periodiche a livello europeo che coinvolgeranno diverse forze e operatori. Si intende anche facilitare gli investimenti a doppio uso e sviluppare una valutazione completa dei rischi e delle minacce a livello europeo. Infine, si prevede una maggiore collaborazione con partner strategici come la NATO in vari ambiti, dalla mobilità militare alla sicurezza cibernetica.

 

Allarmismo immotivato, assurdo e logica bellicista

Se da un lato l'obiettivo dichiarato è quello di rendere l'Europa più resiliente e sicura, ma non si capisce da cosa, dall'altro sorge spontanea una critica severa a questa strategia. Invece di concentrarsi sui problemi concreti che affliggono i cittadini europei – dalla stagnazione economica all'inflazione galoppante che erode il potere d'acquisto, passando per la crisi industriale e la precarizzazione del lavoro – l'Unione Europea preferisce alimentare un clima di allarmismo e panico di fronte a minacce percepite solo da questi cialtroni, ma in realtà totalmente inconsistenti.

A parte la cerchia ristretta dei governanti europei, è difficile immaginare che una persona sana di mente possa realmente credere a un'imminente invasione russa in Europa. Questa strategia, con il suo invito a fare scorte come in tempo di guerra, è soltanto una cortina fumogena per distogliere l'attenzione dalle vere emergenze che i popoli europei si trovano ad affrontare quotidianamente. La sensazione è che, ancora una volta, Bruxelles preferisca invocare scenari catastrofici piuttosto che affrontare di petto le sfide economiche e sociali che minano il benessere dei suoi cittadini, si , noi li paghiamo profumatamente per farli giocare contro i nostri diritti

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