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Riarmo europeo: debito e massacro sociale in arrivo

2025-03-11 04:00

Pasquino

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Riarmo europeo: debito e massacro sociale in arrivo

L’aspetto più preoccupante è il meccanismo di finanziamento. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di fondi europei

di Pasquino, la voce del popolo

 

La decisione della Commissione Von der Leyen di lanciare “ReArm Europe”, approvata dal Consiglio europeo, rischia di trasformarsi in una catastrofe economica e sociale per i cittadini europei. Dietro la retorica della difesa e della sicurezza, si cela un piano che scarica sui singoli Stati membri il peso di un riarmo massiccio, aprendo le porte a un’austerità senza precedenti.

L’aspetto più preoccupante è il meccanismo di finanziamento. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di fondi europei, ma di denaro proveniente direttamente dalle tasche dei cittadini di ogni Stato. La clausola di salvaguardia permette ai governi nazionali di indebitarsi fino a 650 miliardi di euro per armamenti, eludendo i vincoli del Patto di Stabilità, ma mantenendoli saldamente in vigore per tutte le altre spese sociali, sanitarie, educative e ambientali. In pratica, si autorizza il debito per le armi, negandolo per il benessere dei cittadini.

Per l’Italia, già gravata da un debito pubblico di 3000 miliardi, questo significa accumulare ulteriore debito, rendendo ancora più precaria la situazione finanziaria del paese. Le garanzie europee per 150 miliardi di prestiti a tassi agevolati sono solo una pallida illusione, poiché il debito resta nazionale e dovrà essere ripagato dai cittadini italiani. Inoltre, la possibilità di riconvertire fondi europei da altri programmi verso il riarmo depaupera ulteriormente settori vitali per la crescita e il benessere sociale.

Mentre le spese militari europee già nel 2024 raggiungono i 457 miliardi di euro, l’obiettivo di portarle a oltre 1000 miliardi attraverso l’indebitamento nazionale è pura follia. Questo piano non solo devasterà i bilanci pubblici, ma genererà un vero e proprio massacro sociale. La riduzione degli investimenti in servizi essenziali, l'aumento del debito e le politiche di austerità alimenteranno rabbia e frustrazione tra i cittadini, trasformando l'Europa in una polveriera sociale.

Chi invoca la necessità di “difendere la libertà con le armi” dovrebbe considerare attentamente il prezzo di questa scelta: un impoverimento generalizzato e un futuro di instabilità sociale. La vera sicurezza non si costruisce con le armi e il debito, ma con investimenti nel benessere delle persone, nella giustizia sociale e nella pace. “ReArm Europe” è una ricetta per il disastro, un piano che mina le fondamenta stesse della società europea.

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