Tensione diplomatica tra Italia e Russia dopo le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Zakharova ha duramente criticato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aveva paragonato l'azione russa in Ucraina al Terzo Reich nazista durante un discorso all'università di Marsiglia.
La portavoce del Ministero degli Esteri Russo ha definito le parole di Mattarella "invenzioni blasfeme" e "assurdità storica". Zakharova ha sottolineato il sacrificio immenso dell'Unione Sovietica nella lotta contro il nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel Nostro piccolo vogliamo ricordare agli smemorati che fanno revisionismo storico, i 27 milioni di morti sovietici. Il contributo sovietico fu "fondamentale" per sconfiggere il nazismo in Europa, senza il quale "oggi si parlerebbe tedesco".
La reazione russa evidenzia la sensibilità storica di Mosca riguardo al ruolo sovietico nella Seconda Guerra Mondiale e la percezione di ingratitudine occidentale. Le parole di Zakharova riflettono il clima di forte tensione tra Russia e Occidente, inasprito dal conflitto in Ucraina, e la differente narrazione storica che le parti contrapposte sostengono. Il Cremlino non ha apprezzato il parallelismo proposto da Mattarella, giudicandolo irrispettoso della memoria e della storia sovietica.
Al contrario il coro unanime di governo e opposizione a difendere la sciocchezza storica detta da Mattarella, mette ancora una volta in evidenza, come sul piano internazionale, questa classe politica presente in Parlamento, oltre a mostrare l'ignoranza storica del caso, sia un inutile presenza in un piano internazionale che necessita di dialogo e pace, mentre loro dimostrano solo un servile “realismo” persino più del Re.
